Analisi dei meccanismi locali (ante operam)
Per quanto riguarda lo stato di fatto, l’unico meccanismo possibile è il ribaltamento semplice. In effetti, essendo la parete non vincolata all’estremo superiore, non sono possibili meccanismi tipo flessione verticale ed orizzontale. Inoltre, per la mancanza di una parete ortogonale a quella di verifica e la scarsa connessione trasversale con quella esistente, non si può verificare neanche il meccanismo a ribaltamento composto. In definitiva si analizza la parete solo secondo il meccanismo a ribaltamento semplice. Il sistema si risolve secondo la tecnica dell’analisi cinematica lineare (vedi punto CA.8.4 della circolare 617/2009).
Ipotizzando la cerniera cinematica in corrispondenza del solaio al primo livello (C in figura), le forze che entrano in gioco sono il peso proprio del muro (stabilizzante pari a 18222 daN) e la forza di inerzia dovuta al peso della parete (instabilizzante).
Dall’equilibrio alla rotazione intorno alla cerniera cinematica C e semplificando rispetto al moltiplicatore dei carichi 0 si ottiene:
Tenendo conto che la quota della cerniera cinematica non coincide con quella della fondazione, occorre effettuare le verifiche secondo entrambe le seguenti relazioni, per lo stato limite di danno (SLD) e per quello di salvaguardia della vita (SLV):
SLD
SLV
Noti tutti i parametri riportati nei secondi membri delle precedenti, è possibile effettuare le verifiche. Nella tabelle successive si riportano i risultati del calcolo.
L'esito della verifica è negativo sia per SLD (s = 0.57) che per SLV (s = 0.46).
Riferimenti bibliografici:
Per i cenni teorici sui meccanismi locali è possibile consultare il Capitolo 6 del testo Metodi di calcolo e tecniche di consolidamento per edifici in muratura
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